Letture: ... - Teatro a Santarcangelo di Romagna - RN
dove: | Santarcangelo di Romagna |
data: | da venerdì 12 luglio 2013, alle 00:00 a domenica 21 luglio 2013, alle 00:00 |
intrattenimenti: | |
info sul luogo: | |
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Organizzazione: | Santarcangelo dei Teatri |
Referente: | Rosalba Ruggeri |
E-mail: | Contatta il referente |
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Anche quest’anno il programma nasce dall’incrocio di più sguardi, nell’idea di creare un campo discorsivo, di mettere al centro alcune questioni e di osservarle da più punti di vista. Santarcangelo •13 pone al centro della sua riflessione, già a partire dall’immagine quest’anno affidata alla disegnatrice Mara Cerri, l’infanzia innanzitutto, la sua furia e la sua portata di origine e di inizio, la sua non addomesticabilità; la danza o meglio la coreografia, come movimento e come apparecchio di cattura del mondo, modalità di conoscenza; il rapporto con il paesaggio inteso in senso immersivo, un orizzonte e non una visione prospettica, una reciproca appartenenza che tiene insieme l’umano e il non umano.
Il programma del festival si caratterizza per la presenza di molti progetti di ampio respiro, articolati in diversi formati e momenti: il lavoro di pathosformel sulle logiche competitive che caratterizzano il nostro vivere comune e quello di Strasse sul rapporto con il paesaggio, tra periferia e natura (anche coprodotti dal festival); la ricerca di Fanny & Alexander sull’educazione e la sua retorica e quella di Teatro Sotterraneo sulla vocazione e il daimon, che aprono una domanda sull’infanzia; le installazioni Art you lost? a cura di lacasadargilla, Muta Imago, L. Brinchi e R. Zanardo (Santasangre), Matteo Angius e Worktable di Kate McIntosh, entrambe incentrate sugli oggetti in relazione alla memoria e alla perdita, alla costruzione e decostruzione.
Alcune presenze fuoriescono con decisione dal campo del teatro o lo fanno cortocircuitare con lo spazio pubblico, per portare altrove una riflessione sulla città e sulla comunità: è il caso del film Il Campo del collettivo bolognese ZimmerFrei e del libro Proposals for Santarcangelo dell’artista inglese Peter Liversidge, commissionati dal festival, e della versione italiana di Agoraphobia di Lotte van den Berg, una sorta di orazione politica affidata all’attrice Daria Deflorian.
La coreografia è intesa come pratica espansa e indagata da Marten Spangberg, che cura anche due giornate di seminario e incontri pubblici, da Zoë Poluch e Valentina Desideri, dal nuovo solo di François Chaignaud (a Santarcangelo subito dopo il debutto a Montpellier Danse) e dagli italiani Cristina Rizzo, MK, Alessandro Sciarroni e Virgilio Sieni (quest’ultimo con due dei lavori pensati per danzatori bambini).
A mettere in questione proprio il teatro e le sue forme sono, tra gli altri, i lavori del giovane regista lettone Valters Silis, originalissimo esempio di un teatro della storia fuori dal solco della narrazione; di Kate McIntosh, che in All Ears dà prova di una forma di scrittura per la scena di grande incisività. Tra gli artisti italiani, molti si confrontano con il “teatro in piazza”, nello spazio allestito anche quest’anno di Piazza Ganganelli, tra gli altri: la Compagnia Lombardi – Tiezzi / Teatro Laboratorio della Toscana, I Sacchi di Sabbia, la Non-scuola del Teatro delle Albe e Danio Manfredini che sarà anche il protagonista di Incisioni Concerto, nel suggestive spazio di Villa Torlonia (giovedì 18 luglio).
Un accento specifico, infine, è posto quest’anno sul rapporto tra radio e infanzia, indagato con una raccolta di materiali storici in una stanza d’ascolto e la produzione di piccoli formati originali, affidati rispettivamente a Fanny & Alexander, Marco Cavalcoli, I Sacchi di Sabbia, Roberto Magnani/Teatro delle Albe.