Uno dei più antichi e originali carnevali della Romagna che ormai da un ventennio gode di uno straordinario successo di presenze: inizia il primo giorno di Quaresima e finisce, in uno sfavillante corso mascherato per le vie del centro, la seconda domenica di Quaresima. Le sue origini nascono dalla penna e dalla fantasia beffarda di alcuni conselicesi che negli anni venti s'inventarono un reame immaginario, Boystend' land, con una sua stirpe di reali, i Pangiagleba, che ogni anno governano per dieci giorni con la satira ed i divertimenti carnevaleschi sulla città e le sue "colonie".
Il circuito tradizionale si estende per una decina di chilometri, attraversando le frazioni di San Patrizio, Borgo Serraglio e Chiesanuova, e
durante il tragitto il "Re", la "Corte" e tutti i dignitari fanno visita alle case dei sudditi contadini, cogliendo l'occasione per far trebbo e pasteggiare con tante prelibatezze.
Il "grugno" nel primo giorno di Quaresima si trasforma in Santo, per sconfiggere simbolicamente la miseria e la desolazione di una vita fatta di sacrifici.
Prima giornata - mercoledì delle Ceneri - dedicata soprattutto ai conselicesi: sfilata di carri allegorici, quindi il Re Pangiagleba, accompagnato da tutta la corte del regno di Boysteland parte del centro di Conselice e visita tutte le “colonie” del regno, cioè tutte le frazioni conselicesi, per un totale di circa 10 chilometri di tragitto attraversando San Patrizio, Borgo Serraglio e Chiesanuova.
Seconda giornata - 2°domenica di Quaresima - la sfilata dei carri si rivolge ai “forestieri”: corteo aperto dal Re con le Regine che sfilano per le vie del centro cittadino; carri provenienti anche dalle città vicine e numerosi gruppi mascherati.